CRISI

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perchè la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato”. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.”

Albert Einstein, 1930

METODO DORN BREUSS

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Il Metodo Dorn è una disciplina bionaturale sviluppata da Dieter Dorn negli anni settanta in Germania. Lo scopo è quello di migliorare e mantenere una postura allineata e priva di tensioni (igiene vertebrale).E’ un trattamento delicato per le vertebre e le altre articolazioni. E’ usato in caso di disturbi, direttamente o indirettamente connesi con la colonna vertebrale. Il Metodo Dorn non ha effetti collaterali pericolosi, è completamente sicuro e realmente efficace. Non necessita di medicinali, è un vero e proprio metodo di auto-aiuto. E’ praticato dagli operatori del benessere ed è sempre più conosciuto anche a livello sanitario (medici e fisioterapisti), dove viene utilizzato come trattamento aggiuntivo alle terapie fisiche e riabilitative. Molti osteopati e chiropratici integrano le loro scienze con questo metodo: è sicuro, semplice da applicare e semplice da insegnare ai clienti. Insieme al Metodo Dorn gli operatori propongono anche il massaggio Breuss. Inventato dal naturopata austriaco Rudolf Breuss, è un trattamento molto piacevole e rilassante, che permette di allungare dolcemente la muscolatura profonda della schiena, favorendo lo scarico delle tensioni accumulate lungo la colonna.

Ho avuto modo di applicare questo metodo che ritengo geniale: mi ha dato risultati efficaci ed importanti anche su persone che praticano intense attività sportive e che necessitano una risoluzione del problema in tempi brevi, senza però controindicazioni.

DRENAGGIO LINFATICO MANUALE

Il sistema linfatico comprende organi localizzati in diverse regioni del corpo; il midollo osseo e il timo sono gli organi linfatici primari, perchè sono sedi di formazione dei globuli bianchi circolanti nel sangue e nella linfa; la milza, i linfonodi, le placche di Peyer dell’intestino e i noduli linfatici sono gli organi linfatici secondari, in quanto funzionano come stazione di passaggio del globuli bianchi e come filtro della linfa. Tutti gli organi linfatici sono collegati tra loro mediante i vasi linfatici, che trasportano la linfa; le caratteristiche fondamentali sono:

  • elevata attività di produzione dei globuli bianchi in caso di infezioni
  • continuo ricambio
  • drenaggio linfatico

Il linfodrenaggio è un massaggio molto delicato (infatti la velocità della linfa è di 1/6 di quella del flusso venoso), dove si va ad agire sul liquido interstiziale, facendolo riassorbire dal circolo venoso e quindi ottenendo l’effetto di “pulire” i tessuti.

Quando si rompe l’equilibrio della legge di Starling (il capillare arterioso ha una pressione idrostatica di 32 Torr, l’interstizio ha una pressione oncotica di 25 Torr, il capillare venoso ha una pressione idrostatica di 20 Torr. La pressione oncotica equivale alla forza di attrazione che le proteine esercitano nei confronti dei liquidi. In condizioni normali viene mantenuto uno stato di equilibrio, che porta a una ripartizione dell’acqua tra plasma e spazio interstiziale. Se questo equilibrio manca l’acqua si accumula al di fuori dei vasi con conseguente edema, questo sia che ci siano più o meno proteine.)avviene l’edema, cioè l’accumulo di liquido interstiziale.

Il riassorbimento venoso del liquido interstiziale è del 90%, quello linfatico è del 10%. La produzione normale di linfa al giorno è di 2 lt circa, la produzione patologica può arrivare fino a 20lt.

La linfa si muove grazie alla :

  • pressione sui vasi esercitata dai muscoli
  • alle pulsazioni delle arterie contigue
  • alla mobilizzazione del piani tissutali
  • alla presenza di valvole

Le indicazioni principali del Drenaggio Linfatico Manuale riguardano l’azione antiedematosa e tonificante sulle difese immunitarie con con comitante rilassamento.

Altre indicazioni sono relative alle azioni analgesiche, antispastiche, antistipsi, antiacne, anticellulite ecc…

Il recupero funzionale dei motulesi, dei traumatizzati, dei reumatici, e le indicazioni relative a problemi cardivascolari, respiratori e alla gravidanza riguardano solo marginalmente il Linfodrenaggio.

Sicuramente il Linfodrenaggio può essere annoverato tra i grandi Massaggi da salvare e tramandare nel futuro. Accanto al Linfodrenaggio citiamo il Micromassaggio Cinese, il Massaggio del Connettivo, il Massaggio Terapeutico classico e la Riflessologia Plantare.

Chi saprà padroneggiare con maestria queste cinque grandi e complesse modalità atte a lenire le sofferenze, saprà, attraverso il contatto magico delle sue mani, arrivare a un altissimo grado di preparazione terapeutica.

Drenaggio linfatico manuale: prima (sinistra) e dopo (destra)

Guarisci te stesso.

La malattia è, nella sua vera essenza, il risultato di un conflitto fra Spirito e Mente, e perciò non può essere sconfitta se non con uno sforzo spirituale e mentale. Tali sforzi se fatti nel verso giusto e con intelligenza, come vorremmo che fossero, possono curare e prevenire la malattia rimuovendo i fattori di base che ne sono la causa prima. Ogni sforzo indirizzato al corpo soltanto non può fare altro che riparare il danno in maniera superficiale. perciò non lo cura, per il fatto che la causa è sempre operante e prima o poi rivela la sua presenza sotto un’altra forma. Infatti, in molti casi la guarigione apparente è dannosa, poichè se si nasconde al paziente la vera causa del suo disturbo con la soddisfazione per una salute apparente, il vero fattore, ignorato, si rafforza. Al contrario il paziente che conosce, o perchè istruito da un medico sapiente, la natura e il contrasto di forze spirituali e mentali avverse, sa che il risultato scatena nel corpo quella che chiamiamo malattia. Se il paziente va nella giusta direzione neutralizza queste forze, la salute ne guadagna per questo ed altri successi, e, quando avrà finito, la malattia sarà definitivamente scomparsa. Da qui la vera guarigione, dall’attacco alla fortezza, la vera base da cui nasce la sofferenza.

Per dirla in breve, la malattia, in apparenza così crudele, è nella realtà benefica e buona per noi; se interpretata  nel modo corretto ci darà le indicazioni per conoscere i nostri principali difetti. Se curata in modo giusto ci offrirà l’occasione di rimuoverli e ci lascerà migliori e più maturi di prima. La sofferenza è un correttivo per evidenziare una lezione che non avremmo potuto imparare con altri mezzi e non può essere eliminata fino a quando la lezione non sarà compresa.

In nessun caso si deve disperare, per quanto seria sia la malattia; il fatto che l’individuo gode della vita fisica è segno che lo Spirito che lo sostiene non è privo di speranza.

Da ” Guarisci te stesso” di Edward Bach

 

AMBITO DELLA NATUROPATIA

Come ben precisa Fabrizio Minisini, Presidente Commissione Etica e Deontologica Professionale U.NA – Unione Naturopati), “lo scopo principale della naturopatia è quello di cercare di normalizzare con metodi non invasivi gli equilibri spesso alterati per cause diverse quali l’inquinamento ambientale, lo stress, le intossicazioni anche di tipo alimentare, le cattive abitudini di vita che i ritmi ossessivi della nostra società ci impongono”.

Bisogna precisare il ruolo del naturopata. Frequentemente, si scambia per naturopatia tutto ciò che in qualsiasi modo, è attinente alla natura, e per naturopata colui che ha a che fare con queste attinenze.
Un erborista, ad esempio, non può essere considerato un naturopata solo perché conosce e propone l’uso di erbe, prodotto della natura. L’erborista, se vuole essere un naturopata non può lasciare il suo interesse confinato allo studio delle erbe, come l’omeopata ai rimedi omeopatici, il massaggiatore ai tocchi e alle manipolazioni del corpo, ma dovrà interessarsi della natura nel senso più completo.

Per Ida Ferrari, Presidente Nazionale dell’unica associazione indipendente di naturopati professionisti – U.Na, il naturopata opera esclusivamente attraverso:
lo sviluppo delle potenzialità individuali di prevenzione l’informazione e l’educazione alla gestione e al rafforzamento delle proprie risorse fisiche, psichiche e emozionali.;

l’individuazione del terreno costituzionale dell’individuo per mezzo dell’osservazione sistematica delle manifestazioni psicofisiche, delle predisposizioni agli squilibri bionergetici, nonché la valutazione della sintomatologia relativa a squilibri che sono già instaurati;

il riequilibrio degli eventuali squilibri energetici, attraverso trattamenti non invasivi mirati a stimolare le potenzialità di autoguarigione dell’organismo umano.

Sono oggetto di studio e d’intervento dei naturopati anche tutti quegli accumuli degli effetti di un’ alterazione non specificamente individuabile dal punto di vista chimico e medico, che la medicina “scientifica” non considera vere e proprie malattie, perché considerati disturbi senza patologie, ma che l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce , definendoli “Cumulation Effects of Subclinical Everything”.

Gabriele Bettoschi